lunedì 29 febbraio 2016

Massimiliano Bellezza torna nell'arena del tendone con il suo nuovo lavoro "Anima Dannata" - Alberto Zuccalà







Sono qui per parlarvi di ‘Anima dannata’, thriller psicologico, pubblicato a fine ottobre 2015.
È la storia di un serial killer, la sua vita. Il romanzo si snoda partendo dal passato, passato che perseguita il protagonista nella vita adulta; perseguita è un eufemismo, ne succhia la linfa trasformando il ragazzo divenuto uomo in un omicida seriale. In un pellegrinaggio psicologico si assisterà a uno sdoppiamento, inconsapevole… fino a: ‘Quando cala il buio’ (Butterfly Edizioni, 2012).

venerdì 26 febbraio 2016

Intervista a Giuseppe Festa autore del romanzo "La luna è dei lupi" (Salani) - Alberto Zuccalà




NEI TUOI LIBRI E NELLA TUA MUSICA LA NATURA HA SEMPRE AVUTO UN RUOLO CENTRALE. COME MAI?
Sono nato e cresciuto a Milano, ma i miei nonni vivevano in un paesino disperso tra i boschi. Le vacanze estive erano quindi delle vitali fughe dalla grigia quotidianità cittadina. La natura, fin da bambino, è stata importante per ricaricarmi e far volare i miei sogni. Ed è quindi entrata prepotentemente nelle mie canzoni e nei miei libri.
Ora vivo in una vecchia cascina in mezzo al bosco e sono ben felice di essermi lasciato la città alle spalle. Ma sono convinto che se non avessi vissuto a Milano non avrei mai apprezzato così tanto la vita all’aria aperta. Ho sempre pensato che per apprezzare una cosa fino in fondo, bisogna averne sperimentato la mancanza.


IL TUO ULTIMO LIBRO SI INTITOLA “LA LUNA È DEI LUPI”. CE NE VUOI PARLARE?
Il protagonista del romanzo è Rio, un lupo dei Monti Sibillini. A lui è affidata la sopravvivenza del suo branco piegato dalla fame e dalla scarsità di nuove nascite, costretto ad affrontare un lungo viaggio nei meandri di una natura da scoprire e difendere, nell’eterno conflitto con un nemico che ora ha le fattezze di un branco antagonista, ora quelle dell’uomo e dei suoi cani. L’entrata in scena di Greta e Lorenzo, due giovani ricercatori, darà il via a una catena di eventi imprevedibili.
La trama che si trasforma pian piano in un gioco di specchi, dove il lettore può osservare la natura degli animali e la società degli uomini dal punto di vista dei lupi. Una storia che diventa metafora della condizione umana, tra conflitti e amicizia, istinto e ragione, pregiudizi e accettazione del diverso


RECENTEMENTE È USCITO ANCHE IN NUOVO CD DEL TUO GRUPPO, I LINGALAD. COME SI FONDONO MUSICA E LETTERATURA NEL TUO PERCORSO ARTSITICO?
Nelle undici tracce di Confini armonici abbiamo cercato di raccontare in musica alcuni personaggi dei miei libri, spesso approfondendone il carattere o esplorando aspetti che nei romanzi emergevano solo in parte. Come nel caso del bracconiere Orante Della Morte o del guardaparco Sandro Di Ianni, protagonisti de Il passaggio dell’orso.
A dire il vero, quando ci siamo messi a pensare seriamente a un nuovo cd, molti ci chiedevano di ritornare alle origini e di pubblicare un altro album su Tolkien, ispirato questa volta a Lo Hobbit. Con l’uscita della nuova trilogia cinematografica, sarebbe stata una buona mossa per bissare il successo e i molti concerti all’estero fatti all’epoca del primo cd Voci dalla Terra di Mezzo, che ci permise di suonare anche in America alla presentazione del film di Peter Jackson. Ma sarebbe stata una scelta puramente commerciale, poiché lo spirito che animava il cd di esordio si era evoluto, e non ce la siamo sentita di realizzare un album solo per rincorrere l’attenzione dei media.
Per quanto riguarda il significato del titolo, nel nuovo album i confini del mondo letterario e di quello musicale si muovono in modo armonico e finiscono per intersecarsi, creando un luogo, una “terra di mezzo”, in cui ha messo le radici la nostra musica.


DA QUALCHE ANNO COLLABORI CON LA RAI E REALIZZI REPORTAGE SULLA NATURA. L’ELEMENTO VISIVO È SEMPRE STATO IMPORTANTE NELLA TUA PROPOSTA ARTISTICA.
Sì, sono un appassionato di cinema e ho cercato di dare spazio alle immagini sia con i Lingalad sia attraverso i booktrailer dei miei libri. L’ultimo video musicale che abbiamo girato è quello della canzone “Occhi d’ambra”. Ci siamo divertiti un sacco, sia durante le riprese sia nella lunga fase di preparazione degli strumenti naturali.

https://m.youtube.com/watch?v=iFvRwbAdSa4

Per quanto riguarda i booktrailer, quello de “La luna è dei lupi” è stato realizzato dal regista Mauro Cartapani, e racconta il lungo viaggio che ho fatto sulle tracce dei lupi, prima della stesura del libro. Un’esperienza per me straordinaria, che ha lasciato un segno indelebile che porterò sempre con me.

https://m.youtube.com/watch?v=xiywkuJxBVc 



mercoledì 24 febbraio 2016

Intervista a alla poetessa Sara Benini (Kant) - Alberto Zuccalà




-Giorno Sara .... Ci racconti un po' delle sue poesie e del suo futuro libro

Le mie sono poesie d'amore.....un'amore passionale....travolgente...malato...impossibile......carnale.... Sbagliato....
Sto lavorando per il libro proprio ora ...ed a ogni poesia sara' abbinata una foto...

-si, perché lei a quanto pare e' anche una fotomodella..giusto o sbaglio?

Non lo sono di professione.... Con i concorsi di bellezza ho vinto servizi fotografici ...e li sono stata notata da alcuni fotografi che mi hanno chiesto una collaborazione.... ho già lavorato per un calendario a scopo benefico sulla Juve....e su un mio calendario personale....



-E' una gran tifosa juventina immagino


Di più .

-Anche su Facebook la seguono in numerosi  nel suo profilo Sara Benini (Kant). Come si definisce come persona?

Semplice. .lunatica.ironica .Con un sacco di difetti ma vera. Spesso Asociale e solitaria per scelta. E mamma.... E questo viene prima di tutto.

-Torniamo alla poesia. Quando ha iniziato a scrivere e qual e' il suo poeta preferito?

Ho iniziato a 14 anni a scrive.....dopo naturalmente essermi innamorata di Leopardi . Pessimista tanto da contagiarti però la voglia di vivere.....

-Il suo primo libro?


Dracula di Bram Stoker.

-La ringraziamo e allora aspettiamo aggiornamenti sul suo futuro libro.


Grazie a voi





 
"Erose
le nostre labbra confinanti,
da pressanti baci
e richiami sussurrati.
Scortese
nell'ispezionare
ogni striata venatura sgargiante,
mi ritrovai debellata al muro
con tale furia di rivalsa.
Carne cruda
violata da un tuo soffio,
fino a dissolversi
nel torpore della tua aura.
Bendata,
cavia di tale brutalità,
cercai il tuo incarnato
tra unghie trafitte di ardore
e schiena inarcata
d'espressioni compiaciute,
aspettando un giorno
alquanto lontano,
quanto mai adirato."
  S.B 

lunedì 22 febbraio 2016

"Assasinio all'ikea" di Giovanna Zucca (Fazi) - Alberto Zuccalà





Penso a una finestra spalancata su un universo parallelo.
Sono nata in Piemonte. Dopo il diploma ho frequentato  la scuola per infermiera strumentista e ho lavorato nei più grandi ospedali del nord.
Quando cambi il modo di osservare le cose, le cose che osservi cambiano.


Laurea in Filosofia e teoria delle scienze presso l’Università Cà ’Foscari di Venezia. Laureata col Prof. Vigna con una tesi di Etica narrata dal titolo: “Tutti da Vespa. Uno scherzo filosofico”.

Valutazione 110 e lode.

In seguito la tesi diventa un libro edito da Fazi Editore dal titolo: Guarda c’è Platone in tv. Come i filosofi antichi ci insegnano a vivere il presente.



Non sempre le cause precedono gli effetti.



Membro attivo del CISE ( Centro interuniversitario di studi Etici), fondato e  diretto dal Prof. Carmelo Vigna. In questo periodo seguo con particolare interesse la linea di studio relativa alle implicazioni filosofiche della fisica quantistica.
Nelle “Debili Postille” a cura del Prof. Pagani dell’Università Cà Foscari di Venezia pubblico un racconto filosofico dal titolo: Il Priore Gregorio.


Vivo sospesa tra fisica e metafisica: tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.





Nel 2011 pubblico con Fazi editore il romanzo d’esordio Mani calde, che si aggiudica nel 2012 il premio Rhegium Julii selezione opera prima. Felice esordio attenzionato dalla stampa e dalle reti televisive nazionali. 

Nel 2012 pubblico la tesi di Laurea Guarda c’è Platone in tv. Come i filosofi antichi ci insegnano a vivere il presente. Fazi Editore.

Nel 2013 il romanzo Una carrozza per Winchester. L’ultimo amore di Jane Austen. Fazi Editore.Con quest’ultimo romanzo, che vede la grande scrittrice Jane Austen negli ultimi mesi della sua vita, mi aggiudico una menzione speciale al prestigioso Premio Serono Merck. Miane a Roma.
 Benedico la mia mente, incapace di mettere in relazione tutti i suoi contenuti.


Recentemente è arrivato in libreria il quarto romanzo: Assassinio all’Ikea. Omicidio-fai-da-te.




Attualmente presto servizio come infermiera strumentista e assistente all’anestesia presso le sale del blocco operatorio dell’ospedale di Treviso.


La scrittura è un respiro di libertà.La mia professione mi consente il grande lusso di scrivere ciò che mi piace.

                              
                                     

venerdì 19 febbraio 2016

Il fascino del genere Fantasy nella penna della scrittrice Marta Leandra Mandelli - Alberto Zuccalà



Ciao Marta, benvenuta al Tendone! Ci racconti chi sei?

Ciao a tutti voi e grazie di ospitarmi sul vostro blog!
Vivo a Milano, dove ho compiuto studi umanistici e mi sono laureata in Scienze della Comunicazione. La mia passione per il mondo dei libri è nata fin dalla tenera età: infatti, sono da sempre una lettrice entusiasta, specialmente di romanzi di genere fantasy, fantascienza e thriller. Però, fu solo nell’inverno del 2009 che ebbi un’idea così vivida che non potei far altro che scriverla. Da quell’ormai lontano episodio è nata la trilogia di OltremondoPetali di rosa e fili di ragnatela, L’orizzonte delle Dimensioni, Le regole del buio – (A.Car Edizioni) e Starbound – La via delle Stelle (Armando Curcio), che l’anno scorso è stato premiato al Premio Letterario Internazionale Il Molinello e al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti. E la mia avventura libresca continua!
 

Come mai hai scelto il fantasy e come si inscrivono i tuoi romanzi in un genere così ampio?

Scrivo fantasy perché il fantasy ha scelto me. Non saprei in quale altro modo definire l’estasi dell’immaginazione e il dono delle nuove idee che mi giungono di continuo. Ho un pacchetto di quadernetti – ebbene sì, scrivo ancora a mano – con altrettanti soggetti in boccio per nuovi romanzi, e tutti includono la magia o almeno il soprannaturale. Adoro la letteratura di evasione, soprattutto quando a un secondo livello di lettura non lo è affatto. Questo è il fantasy per me: la capacità di trasporre sentimenti, situazioni e tematiche attuali attraverso l’ausilio del meraviglioso. In questo modo ci si tuffa in avventure in cui ci si può ritrovare, con la bellezza e lo stupore di mondi incantati e di “effetti speciali” che lasciano a bocca aperta.
Al momento, ho scritto due storie completamente diverse: Starbound – La via delle Stelle è un romanzo fantasy classico e autoconclusivo, mentre la trilogia di Oltremondo è un crossover tra urban fantasy e fantasy classico, con qualche tocco di fantascienza. Entrambi sono per un pubblico che va dall’adolescenza all’età adulta, ovvero per chi ha già scoperto il piacere della lettura. Il prossimo mese di maggio vedrà una nuova pubblicazione, pensata invece per ragazzi che si stanno affacciando sul mondo dei libri.

Ci racconti qualcosa di più su Starbound?

La storia di StarboundLa via delle Stelle nasce da un sogno. Vidi Katryn, la protagonista femminile, scuotere Robert, il protagonista maschile, per il bavero della giacca. Lei era disperata perché nessuno voleva crederle, e si affannava per spiegargli quanto fosse in pericolo. Fu un sogno così vivido che ho ancora sotto le dita la sensazione di quella giacca di velluto. Mi alzai e scrissi il prologo. Dopodiché, presi la metropolitana, come di consueto, e mi cadde l’occhio proprio su un ciclo di conferenze di archeoastronomia, in cui il relatore spiegava come l’astronomia fu usata dai celti per fondare città, erigere monumenti funerari e così via.  In quel momento compresi che il fascino che esercita da sempre il cielo sugli esseri umani sarebbe stato quell’ingrediente in più per rendere “mia” la storia a tutti gli effetti.
In un mondo di immaginazione, ambientato in una sorta di Seicento, le lune e le stelle dei Regni Alleati coinvolgono i protagonisti in un’epica avventura ai confini del mondo. Dovranno viaggiare attraverso i ghiacci e le insidie del grande Nord alla ricerca di un misterioso oggetto di potere, facendo i conti con i loro sentimenti e la reciproca diffidenza dovuta alle differenze culturali. Il senso della storia è l’importanza del mistero e di avere fede, nonché il fatto che ogni decisione, per quanto saggia e dettata dal desiderio di agire per il Bene, ha sempre dei risvolti oscuri. 

E la trilogia di Oltremondo?

La trilogia di Oltremondo si è conclusa lo scorso Natale con l’uscita di Le regole del buio. L’idea mi venne ascoltando i Linkin’Park, di cui sono fan. Fui letteralmente folgorata sulla via di Damasco: la musica mi fece visualizzare un grande macchinario sferico, dorato, al cui centro dimorava un’entità di fuoco. Da quell’idea iniziale ne scaturì un’avventura ambientata in mondi alternativi, descritti come versioni di Milano tra realtà e fantasia. Le Dimensioni fanno capo a Oltremondo, un mondo fantastico nato dalle ceneri del nostro: da qui viene il crossover tra urban fantasy e fantasy classico. Alcune volte Milano è simile alla nostra, altre volte è futuristica; lo stesso vale per i milanesi, che non è detto siano sempre umani. Oltremondo è la storia di Siobhan e dei personaggi principali, che si ritrovano in una delle tante città possibili e, a dispetto del destino, si innamorano perdutamente. Ma non sono semplici ragazzi: infatti, scoprono di possedere potenti doti magiche, che li renderanno eroi guerrieri, gli unici in grado di tornare a Oltremondo attraverso un portale dimensionale e guidare la rivolta contro il malvagio Mareck.
La storia è complessa, ricca di ambientazioni e di personaggi, con un tocco di romanticismo e di fantascienza. Il senso dell’opera è l’importanza dei legami che creiamo con le persone a noi care, ma non solo: ho proposto spunti di riflessioni su temi come l’ecologia, il fanatismo religioso, la brama di potere, la follia e il tradimento.
 

Progetti futuri?

Come vi dicevo, a maggio uscirà un romanzo breve per lettori a partire dagli 8 anni. Sarà un’avventura fantastica ambientata in un contesto reale, e prende il via da un mistero che la logica non può spiegare.
Poi, sto lavorando a un nuovo romanzo, fantasy classico e autoconclusivo, ma diverso da Starbound.
Tutto il 2016 mi vedrà impegnata in fiere fantasy e letterarie, oltre che in diversi firma copie, tutti menzionati nella pagina Eventi del mio blog oltremondofantasy.blogspot.com. Sarà l’occasione giusta per incontrarci!