sabato 17 ottobre 2015

Il Garda schiude i propri mondi magici nei libri di Simona Cremonini - Alberto Zuccalà






Chi è Simona Cremonini e come è arrivata sul lago di Garda?
Sono una scrittrice per mestiere, ovvero sono una copywriter, e una scrittrice per passione. Sono una persona molto fortunata, perché ho trasformato il mio più grande interesse, lo scrivere, nel mio lavoro e perché negli ultimi anni ho potuto portare avanti in modo costruttivo la mia attività di narratrice che è nata quando ero bambina.
Sono nata a Mantova e il “come” sono arrivata sul lago di Garda... Be’, di questo devo ringraziare uno degli uomini più importanti della mia vita, mio nonno, che una volta formata la sua famiglia a Brescia ha deciso che la casa di famiglia sarebbe stata in un luogo bellissimo che aveva scoperto, Manerba del Garda.
Questo paese e il lago sono rimasti da sempre il punto di riferimento per la mia famiglia e poi per me, anche se essendo la mia mamma mantovana una buona parte della mia vita è stata divisa tra queste due terre magnifiche.



Sei una narratrice ma non solo, e i tuoi libri hanno una particolarità, parlano tutti dello stesso luogo, il lago di Garda. Ci vuoi parlare di questo?
Da circa una ventina d’anni porto avanti una mia ricerca attorno al lago, e la materia di cui mi interesso è il folklore soprattutto attraverso il recupero di tutto ciò che non viene più raccontato perché è rimasto “infilato” tra le pieghe della storia. Mi occupo di leggende, di storie legate al mondo del fantastico che abbracciano la mitologia del lago (perché qui ogni golfo, ogni paese ha la sua ninfa protettrice o una divinità di riferimento) e i temi classici del fantasy e dell’horror (fate, streghe, folletti, mostri, fantasmi), ma soprattutto mi dedico a “rinarrarle” attraverso storie mie ispirate alle leggende locali: sto creando una saga fantahorror ambientata attorno al lago legando tutte queste storie con un unico sfondo.

Sei un’autrice “prolifica”, hai pubblicato diversi libri, vuoi presentarci i principali in breve?
I due saggi, “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e “Misteri morenici”, raccontano rispettivamente un giro attorno al lago di Garda e un giro sulle colline del basso lago attraverso gli aneddoti e le leggende che fin dall’antichità sono stati narrati nella tradizione popolare.
I due libri di narrativa, “(I) racconti fantastici del Garda” e “Garda Doble”, raccolgono varie storie di ambientazione gardesana e di genere fantastico: il primo libro contiene racconti ispirati a leggende locali oppure racconti di genere ambientati nei luoghi del lago che potrebbero benissimo passare per leggende; “Garda Doble” contiene quattro storie di genere fantastico sul tema del doppio, raccontando due storie parallele in epoche diversi, una storia vissuta sulle due sponde del lago e infine due racconti in cui i protagonisti sono due coppie di gemelli apparsi nelle leggende del lago, ovvero i due semidei Limone e Grineo e Les Eguales, due terribili gemelle che annunciavano le disgrazie.

Come definiresti il tuo genere?
In sostanza in tutti i miei libri, sia che si parli di “storie vere” sia che ci sia una rielaborazione in forma di racconto, c’è sempre l’elemento fantastico e l’ambientazione gardesana. Il mio genere lo chiamo fantasy gardesano e lo considero un cugino del fantasy mediterraneo.



Quindi il Garda è fantasy?
Assolutamente sì: provate ad avventurarvi sul far della sera, in autunno o inverno, tra le colline del basso lago dove matura il buonissimo vino Lugana, vicino alla Torre di San Martino della Battaglia: quando la luce del faro che illumina la zona dalla torre vi passerà accanto saprete perfettamente che l’occhio di Mordor vi ha solo sfiorato...

Per chi volesse conoscere meglio il tuo lavoro?
Lo inviterei a visitare il mio sito dedicato ai miei libri, www.leggendedelgarda.com, oppure il sito personale www.simonacremonini.it.
Inoltre ci sono la mia pagina Facebook https://www.facebook.com/leggendemisteridelgarda e il mio profilo twitter @leggende.

Nessun commento:

Posta un commento