giovedì 29 novembre 2012

La tenacia - Sergio Paolilli Treonze



Questo albero mi saluta tutti i giorni.
Sta qui, all’ingresso del mio nuovo posto di lavoro, dove tutto è duro, metallico, dov’è rumore, battito, dove la lamiera prende forme morbide, prende anima.
Parcheggio e, prima di entrare, mi saluta con il cinguettio dei suoi rami; duro anche lui, curvo anche lui, ricco di venature, regalo di vita vissuta, di resistenza.
Mi racconta così  che la tenacia non è solo del ferro ma che può essere anche di noi viventi e che, anzi, a noi viventi regala i segni dell’esperienza, arricchimento e non  ruggine.
Così con il suo saluto entro al mio lavoro, contento di essermi ancora una volta messo in gioco in un mondo nuovo, per avere  nuovi segni, tenace  come l’ulivo.

sabato 24 novembre 2012

Vorrei - Zoè




Vorrei svegliarmi

e innamorarmi
ogni mattina
di te
come se fosse la prima volta
che incrocio i tuoi occhi
che sogno le tue labbra
che accarezzo la tua pelle


Vorrei addormentarmi

e perdere
ogni sera
l'illusione di te
come se fosse la prima volta
che litighiamo
che non ci capiamo
che ci lasciamo


Vorrei girarmi

e vederti sorridere
ogni giorno
accanto a me
vorrei voltarmi
e vederti seguirmi


Vorrei pensarti
e non stare così male

Vorrei sorridere ancora
ricordandoti



venerdì 23 novembre 2012

Posseduti dalla verità di Luigi Maria Epicoco


(Beatrice Bartolozzi. "Alto" 2012)




Ali stanche - Paolo Cos

Il sole risplende su questa bianca pelle, e come lucertole ingorde ruba i raggi ai petali di rugiada. Splendi ora, ma solo per me. Come un guscio che solo una lumaca può contenere. Come un germoglio che solo un fiore può far crescere. Come un grembo che solo vita può generare. Distendi tu queste mie ali, che troppo stanche hanno dimenticato come volare. Nelle mani conserva sempre un sorriso, è lì che ti verrò a cercare quando la luna mi chiederà il conto da pagare.

Intervista ad Andrea Micaletto - Alberto Zuccalà





CHI E’ ANDREA MICALETTO?
Sono un amante della magia.. Mi piace stupire la gente, vedere gli occhi meravigliati.. La mia è una eterna ricerca del trucco più bello, quello che più emoziona e suscita stupore. Sono un amante del pubblico, di fronte una platea avverto l'adrenalina salire lungo la schiena, e cerco di portare a me gli occhi.. L'applauso del pubblico è quello che più mi gratifica.. questo sono io..

COME HA INIZIATO A FARE IL MAGO? E DA QUANTO TEMPO PRATICHI QUEST’ARTE?
Iniziai a fare il mago un giorno di primavera, in una fiera vidi una bancarella dove c'era un  mago che si esibiva  e vendeva i giochi, fui colpito a tal punto che la mia vita da quel giorno cambiò ed iniziai a studiare magia e a perfezionarmi, da quel giorno non ho mai smesso..

MA ESISTONO DAVVERO I TRUCCHI E NON SI VEDONO?
Fosse per me, direi al pubblico che è pura magia, (ma la magia non esiste si sa!) i trucchi esistono, certo, ma il pubblico come dice nel film "the prestige" non vuole guardare vuole essere ingannato, non perchè lo vuole realmente, ma perchè ci sono delle tecniche che portano l'attenzione altrove permettendo al mago di svolgere inosservatamente il trucco.

DOVE INIZIA LA REALTA’ E COMINCIA LA MAGIA?
La realtà è prima di salire sul palco, prima di andare in scena, prima di indossare l'abito: il cilindro, il frak.. Una volta sul palco inizia la magia, io stesso mi suggestiono, con le mie stesse parole..

QUAL E’ IL PIU’ BEL COMPLIMENTI CHE TI HANNO FATTO?
Il più bel complimento è quando spesso ti dicono ma c'è il trucco o e magia vera?? Questo ti fa sentire bene, significa sei riuscito ad entrare davvero nella veste di mago è suggestionare a tal punto da far credere che fosse vera magia..

MA E’ VERO CHE I MAGHI CON LE DONNE HANNO PIU’ SUCCESSO?  CI SVELI IL SEGRETO PER CAPIRLE?
I maghi con le donne hanno successo? Sicuramente! Ma non so se è il mio caso!! Ahahaha!! Io non le capisco sicuro, ma un mondo senza donne, sarebbe come un cielo senza le stelle..

SE TU POTESSI FARE UNA MAGIA PER IL MONDO INTERO IN COSA TI CIMENTERESTI?
Non vorrei fare della retorica, ma se mi dovessi cimentare in una magia per il mondo mi occuperei sicuramente dell'Africa e di tuti i paesi poveri e soprattutto mi piacerebbe che ci fosse la pace davvero sulla terra, non a parole. Poi se si potesse davvero porterei il mondo a come era tanti anni fa, quando c'erano le foreste, i prati e senza inquinamento.

COLTIVI ALTRE PASSIONI OLTRE ALLA MAGIA?
Oltre alla magia coltivo la passione da sedicianni anni per la musica, suono la chitarra e compongo e scrivo canzoni,  http://www.youtube.com/watch?v=LhE2rypuboE questa è una mia unica pubblicazione di una delle mie tante canzoni.

AGLI AUTORI DI CANZONI E DI LIBRI ECC CHIEDO DI LASCIARMI UNA DEDICA… AD UN MAGO INVECE CHIEDO: COSA MI REGALARESTI A CONCLUSIONE DELLA NOSTRA INTERVISTA DAL TUO CILINDRO?
A conclusione dell'intervista dal cilindro tirerei fuori una colomba bianca, come spesso fanno i maghi dai fazzoletti, questo come segno di pace e serenità, questo è l'augurio che faccio a tutti ed anche a te.. Grazie!!


Ricordi - Marco Rizzato



Sai quale sia l’unico difetto dei giorni perfetti, stupendi ed indimenticabili, di quei giorni che ti hanno reso davvero felice? E’ la consapevolezza che non vivrai mai quei momenti, che non saggerai mai più quella loro armonia che si plasmerà nella tua mente come un ricordo perenne, come un paradiso perduto.

lunedì 19 novembre 2012

Intervista a Gaetano Cortese - Alberto Zuccalà


CHI E’ GAETANO CORTESE? Gaetano è un tipo che scrive canzonette.. ama la musica da quando possiede due orecchie e sogna di poter continuare a scriverle per tutta la vita.

QUALE ESPERIENZA RICORDI CON MAGGIOR TRASPORTO?  “finalmente sabato” fu un’esperienza televisiva (tra l’altro l’unica a parte forse un’intervista di MANBASSA TV) simpatica ed originale; ma si fermò purtroppo pe problemi di produzione credo, comunque una piccola parentesi.. il Jam Summer Festival fu il primo festival a cui partecipai con la “cantina sociale band”. Una bellissima esperienza, a parte il terzo piazzamento, soprattutto per l’amicizia e i legami che si manifestarono fra le tante band che vi parteciparono… il Musicmatchlive di Lucca, fu un’esperienza di quelle che non si dimenticano… di quelle in cui ci si rende conto che si sta facendo qualcosa che ti lascerà il segno per la vita.. non arrivammo in finale, ma fummo praticamente assaliti dagli altri partecipanti alla fine dell’esibizione.. avevamo lasciato il segno, e avevamo appena iniziato a guardare da vicino un sogno.. non è vincendo che si fa la strada… la strada si fa e basta.
 
QUANTO SEI CAMBIATO DALLA PRIMA CANZONE CHE HAI SCRITTO? Scrissi la prima canzone (si chiamava: “parto”) a circa 18-20 anni.. poco prima di partire per il servizio militare.. pensando ad una ragazzina di provincia (fra l’altro, molto meno provinciale di me ) e alle tante aspettative che ognuno di noi conserva per sé dentro il fantomatico “cassetto” di sogni e aspirazioni.. dopo magari scopri che “partire” può essere tornare a casa e iniziare da lì ;) da allora, le mie canzoni sono frutto di un lavoro forse più consapevole, ma conservano sempre il nocciolo di quella istintiva, naturale, inevitabile, spontaneità. 

STAI LAVORANDO SUL TUO PRIMO LAVORO DISCOGRAFICO. COME PROCEDE QUEST’ESPERIENZA? Ho presentato il mio primo lavoro il 4 agosto, dopo mesi di full-immersion in studio… e notti trascorse a inseguire le chimere del perfezionismo.. e lavoro su lavoro, in compagnia dell’insostituibile Riccardo, amico e collaboratore da oltre un decennio… le canzoni erano lì da tempo, aspettavano il momento di venire fuori.. è stato un doveroso “vestire” di panni semplici, ma adeguati. Sempre in gara contro il tempo, fino all’ultimo giorno; ore su ore di sonno arretrato e di nervosismi ingiustificati, alla fine.. l’entusiasmo e la consapevolezza di aver fatto il massimo possibile. 

STAI IN TENSIONE O PIU’ SULLA CORDA? La tensione (ormai parlo al passato) era quasi palpabile.. se il giorno della presentazione “ufficiale” del disco fosse stato per qualche motivo x posticipato anche di un solo giorno, credo sarei imploso per la tensione accumulata in troppi giorni di prove e organizzazioni varie.. all’esterno  magari non si è notato troppo (parlo ovviamente di chi ha potuto seguire da vicino il corso degli eventi), ma ci sono stati momenti in cui avrei voluto davvero avere un posto remoto in cui potermi rifugiare per sfuggire all’ansia e agli stress di quei giorni… il giorno fatidico è stata una vera e propria “liberazione”.. appena finito di cantare l’ultima canzone ho iniziato a guardarmi attorno per vedere cosa fosse successo.. se il mondo fosse ancora lì dove l’avevo lasciato; e quello che ho visto, è stato molto positivo … era andata ;)


QUALI SENTIMENTI ESPRIMI NELLE TUE CANZONI?Le mie canzoni sono fotografie di emozioni, per la maggiore. Lascio volutamente un po’ di spazio alla libera interpretazione (ma non sempre), solo per consentire a chi ascolta di arricchirle con le proprie emozioni.. le potenzialità del testo, di per sé sono limitate dalla metrica e dalle battute (matematica tiranna).. ma la musica, la melodia,  possono fare miracoli.. e compensare parecchio questo “limite”. Una canzone può trasmettere qualsiasi cosa, in generale c’è chi canta politica, chi attualità, chi amore.. io canto un po’ di tutto: canto l’amore, la rabbia di un paese in costante declino, una polemica per una statale, la mia incapacità di omologarmi, anche il mai abbandonato desiderio di una vita serena… io fotografo la mia vita, le mie emozioni, nelle canzoni.. e ogni bivio, ogni incrocio, ogni gioia o dolore finisce nell’album. E poi diventa un po’ come le briciole di pollicino.. un giorno mi volterò e riascolterò tutto, a partire dalla traccia numero 1.. e rivivrò con esattezza tutto il mio percorso.
COSA PENSI DEI VIDEO DELLE CANZONI?Penso che i video siano un valore aggiunto, un modo di attribuire maggior potenza comunicativa alla canzone; un video aggiunge immagini,  colori, rifrazioni, sfaccettature.. completando anche visivamente l’emozione, il messaggio, il sentimento che vuole rappresentare o trasmettere la canzone. Io stesso, spesso, mi diletto a fare da me i videoclip per le mie canzoni..

PERCHE’ NON ABBIAMO PIU’ TEMPO? LA MUSICA QUANTO TEMPO TI ASSORBE? E’ NECESSARIO FARE ALTRO OLTRE ALLA MUSICA?Non abbiamo più tempo perché ce ne priviamo da noi. Abbiamo dimenticato il senso del tempo e del prenderci cura dei nostri bisogni e dello stare bene con noi stessi. La musica è il mio tempo, vive i miei ritmi, e io vivo i suoi.. non assorbe molto tempo, ma non è mai un lavoro.. non si timbra il cartellino, a parte gli impegni con le prove,  i concerti; a volte ti prende tutto, a volte ti lascia tutto il tempo per te. Oggi purtroppo, i tanti impegni che assumiamo nel corso della nostra vita (molti dei quali superflui, li assumiamo per assecondare stereotipi, più che altro) ci obbligano a fare un altro lavoro per poter sopravvivere, per poter far fronte, appunto, agli impegni presi.. ma la colpa è esclusivamente nostra; troppo spesso non abbiamo in fondo le idee ben chiare… è ovvio che un musicista non può permettersi un’automobile di un certo tipo, o un ipod, o un abbigliamento all’ultima moda… un musicista, un cantautore in particolar modo dovrebbe aver ben chiaro che, in questo mestiere, o arrivi, o non sei neanche partito.. o sei famoso, e quindi anche ricco.. oppure sei uno sconosciuto che non ha garantito il pane quotidiano. Quindi tutto dipende dalle proprie aspirazioni: vogliamo fare musica, o vogliamo la sicurezza economica? ;)

A QUALE FRASE DELLE TUE CANZONI SEI PARTICOLARMENTE LEGATO E PERCHE?
 “siamo quel che siamo”, e non è retorica… è una constatazione che ad un certo punto ha fatto chiarezza dentro me, e mi ha aiutato non poco. Accettare sé stessi è il primo passo verso qualsiasi forme di successo.
 
COS’E’ LA SOLITUDINE?
 La solitudine è mezzo che ci fornisce il metro di misura necessario per capire quanto si vive realmente bene con sé stessi. Per me una grande scoperta, un rifugio essenziale per ogni riflessione e composizione ;)

TI LASCIO UN TUO CD PER UNA DEDICA, COSA MI SCRIVI?
L’abbraccio più grande del mondo per aver donato vento alle mie ali ;)

venerdì 16 novembre 2012

Carne Equina di Giuseppe Cristaldi - Alberto Zuccalà





Cinque racconti.
Cinque derive esistenziali scandite nella morsa spietata della crisi odierna.
Uno scenario intimamente operaio, contadino, devastato dal propagarsi inarrestabile della macchina istituzionale che attraverso i suoi apparati di riscossione forzata dei tributi, Equitalia, attiva pignoramenti di mobili prima ed immobili poi. Un’organizzazione criminale, posta tra Equitalia e il cittadino insolvente, dedita alla compravendita illecita dei beni. L’aggressione definitiva di un popolo indifeso e ridotto alla miseria, dove anche la vergogna e l’umiliazione fisica rientrano nella salvaguardia economica. 

Carni Equine è la precisa analisi dell’ultima Italia, delle meccaniche di un sistema malato che costringe all’esclusione violenta dell’uomo dallo Stato, ma è anche il ritorno a quella umanità spoglia, nuda, essenziale dove i reduci sono blocchi di pietra abbandonati a loro stessi, perché se ad una statua cambi la postura, anche di poco, ne và del santo.

mercoledì 14 novembre 2012

Non dovuto - Alberto Zuccalà


Pinco dice a Pallina:- E' incredibile come quel medico dell'altro giorno sappia ascoltare tutti senza stancarsi!-
Pallina:- Ma tanto è pagato!-
Pinco:- Ma che vuol dire "è pagato"? Non è tutto dovuto! Oggi ero già in macchina, quando, ripensando alle sue parole mi sono messo a sorridere: mi hanno fatto bene. Così, sono tornato indietro e gli ho detto "grazie"... anche a nome tuo!-

...certi fiori curano le relazioni così.

domenica 11 novembre 2012

Intervista a Claudia Casciaro - Alberto Zuccalà





ELIMINATA SOLO AD UN PASSO DALLA FINALE DEL PROGRAMMA DI “AMICI 11”, COM’E’ STATA QUESTA ESPERIENZA?ebbene si,eliminata proprio ad un passo dal traguardo più ambito dalle giovani promesse italiane di oggi,ma comunque una postazione di una certa rilevanza a cui non tutti possono purtroppo arrivare.Esperienza straordinaria,nato tutto quasi per gioco,provini dopo lunghe notti insonni in un treno della speranza,per arrivare poi a sentirti dire :”ce l ‘hai fatta”!
 
COME INIZIA LA TUA ESPERIENZA MUSICALE E COME SEI APPRODATA AL PROGRAMMA DI AMICI?potrei essere scontata nel dirti che il mio approccio alla musica nasce già dalla tenera età,ma è cosi!sono cresciuta a “pane e musica” sulle note di celentano che echeggiavano nelle mie piccole orecchie già all’età di 3 anni con un papà amante del genere.Ed è da lì che inizia il mio percorso,fatto di ostacoli più o meno sormontabili giungendo all’anno scorso dove ho preso parte al talent show più famoso d’Italia,superando provini dopo provini e ottendendo un discreto successo anche agli occhi di noti personaggi internazionali.
 

COM’E’ CAMBIATO NEGLI ANNI IL PROGRAMMA DI AMICI SECONDO TE DALLA PRIMA EDIZIONE CHE SI CHIAMAVA “SARANNO FAMOSI”?ho seguito tutte le edizioni di saranno famosi e in seguito Amici,e sciuramente in 11 anni ha avuto le sue dovute trasformazioni. I primi anni ricordo che i ragazzi dovevano essere sufficienti in tutte le discipline,quali il canto,la recitazione e la danza,ma non ricordo quasi nessuno che poi successivamente abbia avuto un riscontro duraturo nel proprio campo.Dalla vincita di Marco Carta in poi,i vincitori o comunque i finalisti hanno avuto modo di proseguire un percorso importante appoggiato dalle grosse Major per quanto riguarda i cantanti,e dalle grandi compagnie di danza per quanto riguarda i ballerini.Quindi l’evoluzione ha dato i sicuramente i suoi frutti.
 
I REALITY AIUTANO VERAMENTE LA MUSICA?è una domanda un po’ difficile,e non ti nego che ho una grossa difficoltà nel rispondere.Sicuramente i talent o i reality sono una grande vetrina per chi come me ad esempio vuole esporsi nel campo della musica o nelle varie discipline in generale, però forse danno poco spazio al rinnovamento musicale,si dovrebbe osare di più,bisogna secondo me abituare il grande pubblico a
spaziare in diversi generi e non fermarsi allo standard tipico delle ballate italiane.
 

COSA SI PROVA AD ENTRARE IN UN PROGRAMMA TELEVISIVO COSI’ SEGUITO DAUNA QUOTIDIANITA’UGUALE A QUELLA DI TANTI DI NOI?beh,ineffetti non è cosa da tutti..è un prgramma molto seguito e il target di età varia dai 12 ai 60 anni quindi una volta uscita sei riconoscibile da chiunque.E poi il fatto che la mia immagine,(il mio fiore e i miei occhiali sono ormai peculiari) non passi inosservata è una gran cosa.E la cosa positiva è che hai la possibiltà di farti conoscere anche a livello caratteriale e quindi la gente si affeziona ancora di più.Entri a far parte di tante famiglie italiane!
 
 

QUAL E’ IL PIU’ BEL COMPLIMENTO CHE TI HANNO FATTO E QUALE INCONTRO E’ STATO INDIMENTICABILE??
Come poter dimenticare il complimento fattomi dalla grande Sharon Stone che mi paragonò niente di meno
alla grande Eartha Kitt,una nota cantante statunitense alla ribalta negli anni 40 e 50.Mi sono sciolta come
un’aspirina in un bicchier d’acqua,sicuramente il paragone rende l’idea.
 
TRA LETTERATURA, CINEMA, DANZA, PITTURA, SCULTURA… QUALE SCEGLIERESTI COME ESPRESSIONE ARTISTICA PARALLELA ALLA MUSICA?
Credo che ognuna a suo modo possa essere parallelamente paragonata alla musica,ma credo che la pittura abbia una magia particolare..prova un po ad ascoltare magari un bel classico come CLAIRE DE LUNE DI DEBUSSY davanti ai girasoli di Van Gogh e dimmi se non è un altro mondo.
 
COSA TI STUPISCE DI QUELLO CHE HAI INTORNO A TE?mi stupisce l’abitudine,il fatto che la gente si accontenti di quello che ha ,e non vada alla ricerca del “nuovo”.Viviamo in una realtà nella quale vige poco dinamismo e troppa calma. Siamo sovraccarichi di standard che non ci lasciano progredire!

SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO CD PER UNA DEDICA, COSA MI SCRIVERESTI?
Grazie per avermi fatto rifugiare sotto al tuo tendone..con affetto Claudia!

 

sabato 10 novembre 2012

Nell'attesa - Paolo Cos


Vorrei viverti così, tra una foglia gialla calpestata e una ancora da cadere. 
Tra una pagina già letta e una ancora da sfogliare.
Tra guanti sterili da indossare e un camice sporco da lavare.
Tra una fermata della metro e un autobus da aspettare.
Tra una vetrina di scarpe e un albero di Natale da addobbare.
Tra un the caldo da raffreddare e una cioccolata da gustare.
Tra una foto da scattare e un album da guardare.
Tra una coperta per scaldare e un caffè da zuccherare.
Tra l'insalata da condire e una mela da sbucciare.
Vorrei viverti così, nell'attesa.



"Le chiacchiere dei ricchi e i soldi dei poveri" di Luigi Maria Epicoco


giovedì 8 novembre 2012

Da Tampere (Finlandia) Parte 3 - Vincenzo Limosani

 


L'esperienza erasmus è l'esperienza della vita. Va fatta, punto e basta. Oltre ad un punticino in più nel curriculum universitario (il che non fa mai male) è un ottimo mezzo per apprendere tecniche, pensieri e modi di organizzare nuovi. L'erasmus è un martello che spacca ad apre la mente!! Si ha il tempo e il materiale su cui riflettere a lungo e con criterio, cambiare e rivalutare le proprie idee passate, mettersi in gioco o in discussione. Per non parlare della vita mondana internazionale, dei momenti indimenticabili passati con gente di cui magari non conosci nemmeno il nome, e nemmeno lo ricordi perchè forse è cinese e quindi impronunciabile! :D potrei scrivere fiumi e fiumi di parole sul perchè fare l'erasmus, ma penso che sarebbero comunque insufficienti! Quind... JUST DO IT!!!

Un giorno nuovo - Davide Scuotto

(Rob Efferan - Olio su tela)
La tinta dell'acqua al crepuscolo
ci lascia ancora riflessi di azzurro vivo
Nuvole come braci del tramonto ,si smorzano
riflettendo nel verde dei tuoi occhi.

Alberi scossi dal vento
come enormi ventagli spezzati
nascondono il trillare di grilli che si chiamano e si rispondono
sembrano pettegolare sul nostro amore.

Uccelli marini si involano a coppie.
E uno schiavetto vento del mare
annunzia ripetutamente che è quasi inverno.

I tuoi passi non esitano e sulla riva del ritorno
sorridi alle cose più belle.
Tua è l'alba e il verde che incontri.

Stringendoti a me
ascolteremo il nascere
di un nuovo e identico giorno.

mercoledì 7 novembre 2012

Cenano così - Alberto Zuccalà



Pinco dice a Pallina: - A cosa servono secondo te i padri, le madri, i figli, i fratelli...?-
Pallina:- A ricordarmi che tu vieni prima di loro!-
Pinco:- Ma lo sai cosa ho notato?-
Pallina:- No! -
Pinco:- Che senza di te molte cose mi restano incompiute, che non ho i mezzi per affrontare le guerre e che la spesa al Conad mi pesa molto di più! -

...alcuni fiori cenano così.

martedì 6 novembre 2012

Cosa resta? - Valentina Nardi

(Acquerello 61x 81 di Aurora Pison)

Ci sono persone che vivono la loro donata vita per fregare gli altri... Ce ne sono altre che amano vivere in serenità e collaborazione corretta e pacifica con il resto del mondo... Credo ancora che la chiarezza e la correttezza riescano anche a spiegare errori che per natura umana stessa si commettono. Rousseau nel suo contratto sociale tende a stabilire il massimo di sovranità nell’individuo e pensa che la società possa funzionare attraverso un massimo di regolazione generale. Una società etica e politica insieme, nella quale l’individuo non obbedisce ad alcuna volontà estranea o superiore, ma ad una volontà generale che egli stesso sceglie e che, quindi, viene a coincidere con la sua. La formazione della volontà generale avviene attraverso il contratto sociale, che non è un contratto tra dominanti e dominati, ma un patto dei cittadini con loro stessi. Così, se l’uomo non può più vivere nello stato di natura, ma deve raccogliersi in società, questo passaggio non può che essere un ristabilire un livello di natura artificiale. Ecco noi non viviamo più allo stato di natura...ed il livello di natura artificiale che abbiamo stabilito e' fregare il prossimo... Forse chi ti ama o chi ti vuole bene può ancora rivelare lo stato di natura?? Boh non so... Forse la diffidenza e' l unica cosa che mi rimane....

lunedì 5 novembre 2012

Rigore della bellezza - Davide Scuotto


Rigore della bellezza è suo lo sguardo
che si avvicina al mio
con piccoli passi ,di piedi nudi ,sul nudo legno

Ad un tratto, nel tuo avvicinarti
in me ,l'ebbrezza d'oppio
antico rimorso di un antica vita
Penso a te
che stai tra i monti
dove gli alberi si prestano le foglie
e un torrente stretto di insidie, ti canta la sue melodie
mentre raccogli spinosi fastelli
Lume di luna fende randagi e case
la musica di un liuto
accompagna fidandosi al cantare del vento
Tuoi i baci,sulle mie carezze
Occhi tuoi grandi senza più amarezze
In questa eterna notte, Io nulla intendo
se il tuoi sapori tiepidi di primavera
su questo nudo legno
trasformano i geli del mio inverno