venerdì 31 agosto 2012

Fino alle tre - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)
La mia dipendenza è nella siringa della notte.
Nessuno mi può cercare se non gli occhi che restano svegli con i miei.
Le solitudini si cercano sempre prima di abbandonarsi nei letti. 
Parlano tra loro, come gli amanti, nel segreto del buio che cancella ogni cosa.
Le solitudini nessuno le ascolta. Parlano a lungo, in una sola voce, e restano tra loro dipendenti, come la sabbia del mare dalle alte e basse maree. 
Sniffarei lo zucchero a velo, come fanno gli angeli per far finta di morire. Eppure taccio, per respirare la matematica, di tutte quelle volte che continuo a sbagliare e non so parlare agli altri d'amore. 

Non ci ardeva forse il cuore? - Barbara Moschella




Quando ci si ferma ad ascoltare un bambino si genera una sorta di magia: due mondi differenti, due età diverse, due storie diverse si incontrano e si stupiscono di quanto sia semplice arrivare l’uno all’altro. Ed è così per me. E’ magia ogni volta che i bambini mi raccontano una storia o mi chiedono di fare un gioco. E’ magia anche quando sono loro a porsi in ascolto di qualcosa che io ho da dire. 

La familiarità è un ingrediente fondamentale se si vuole dare loro un messaggio. 
Stare con loro, sentire verso di loro la responsabilità di educare alla vita buona, richiede l’uso di  un linguaggio speciale. Ed è magia nel canto, nel ballo, nel gioco, nel disegno, nella recita, perché senza domande e senza schemi, amo. 
Quando poi arriva un abbraccio penso: “Forse il mio messaggio è arrivato!”. E quando tutto sembra andare storto il ti voglio bene di un bambino di sette anni può diventare il motore della mia giornata.
La fede cresce donandola. 

giovedì 30 agosto 2012

Intervista a Rosanna Lancione - Alberto Zuccalà



CHI E’ ROSANNA LANCIONE? 
Sono nata e vivo a L’Aquila; ho 29 anni; sono la referente del progetto Animazione per la Caritas diocesana di L’Aquila; mi sono laureata al DAMS teatro di Bologna nel 2006 e in Discipline Teatrali nel 2008; ho lavorato presso l’Ass. Teatrale L’Uovo-Teatro Stabile d’Innovazione  come assistente alla regia; sono alla mia quarta esperienza come regista di spettacoli musicali e quest’estate ho realizzato uno spettacolo in inglese con i ragazzi in vacanza studio con la Master Studio.  

COS’E’ IL PROGETTO “IL SAMARITANO”? CHE OBIETTIVO SI PROPONE? 
Il progetto “Il samaritano”, che ha come obiettivo la testimonianza comunitaria della carità e la promozione del servizio alla persona, è composto da quattro tappe: la prima è la proposta della commedia musicale “Come il buon samaritano” nelle parrocchie della nostra diocesi; la seconda sarà un workshop di formazione al servizio alla persona nel mondo ecclesiale ed educazione alla mondialità per i giovani nella loro quotidianità; seguirà un’esperienza di ascolto-animazione nelle zone terremotate dell’Emilia e si concluderà con l’inserimento dei partecipanti nel progetto “Giramondo” di educazione alla mondialità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
IL MUSICAL DI CUI SEI REGISTA HA LO STESSO TITOLO DEL PROGETTO? CI DAI QUALCHE ANTICIPAZIONE SEGNALANDOCI ANCHE I PROSSIMI APPUNTAMENTI? E’ GIA’ ANDATO IN SCENA IN ALTRI POSTI? 
La commedia musicale “Come il buon samaritano” propone la rilettura in chiave moderna della parabola evangelica e diventa uno spunto attualissimo per affrontare il tema della solidarietà, dell’impegno e della partecipazione, soprattutto in un momento storico in cui non sembra affatto superfluo sensibilizzare a questi valori, riaffermando la forza del comandamento di Gesù “Ama il prossimo tuo come te stesso”, spesso molto difficile da attuare, anche per il cristiano.
Lo spettacolo è già andato in scena nello scorso mese di giugno in due parrocchie e sarà riproposto in occasione della Perdonanza Celestiniana lunedì 27 agosto alle ore 21:00 presso il Ridotto del teatro Comunale di L’Aquila.

QUALE ENTUSIASMO HA MOTIVATO LA REALIZZAZIONE DEL MUSICAL? VI CONOSCEVATE GIA’ TUTTI? E’ STATO DIFFICILE CONCRETIZZARLO? 
L’idea del musical è nata dalla volontà di trasmettere messaggi diretti con una modalità più piacevole e alla portata di tutti. Gli attori dello spettacolo sono giovani delle nostre parrocchie e della Pastorale Giovanile da anni impegnati in attività come questa. Siamo riusciti a realizzarlo in poco più di un mese, nonostante gli impegni di studio e di lavoro di tutti.

IL TEATRO COMUNALE E’ UNO DEI SIMBOLI PIU’ IMPORTANTI DELLA VITA CULTURALE DELL’AQUILA, CHE EMOZIONE SUSCITA CALCARNE LE QUINTE E IL PALCO? PUO’ ESSERE UN LUOGO PER RITROVARE QUELLA QUOTIDIANITA’ E LE RELAZIONI CHE TANTO RENDEVANO BELLA LA CITTA’? 
Senza dubbio è un traguardo importante e un’occasione speciale, soprattutto perché ci permetterà di raggiungere un pubblico che non è solo quello delle nostre parrocchie ma coinvolgerà la cittadinanza tutta. Ci auguriamo che, per chi verrà a vederci, questo possa essere un momento bello d’incontro e condivisione nel cuore del nostro centro storico.

LA PERDONANZA CELESTINIANA, RICONOSCIUTA COME “PATRIMONIO D’ITALIA PER LA TRADIZIONE” E’ UN MOMENTO DI GRANDE INTERESSE STORICO, RELIGIOSO E CIVILE PER LA CITTA’ DELL’AQUILA. COSA RAPPRESENTA PER TE QUESTA STRAORDINARIA “ULTIMA SETTIMANA DEL MESE DI AGOSTO”? 
Un’istituzione, un appuntamento imperdibile che coinvolge tutta la città e ospita molti turisti da tutto il mondo: un momento di festa, ma anche l’occasione di riflettere sulla bellezza della misericordia infinita di Dio, che noi, ogni anno, grazie a Papa Celestino V possiamo sperimentare in maniera speciale con l’apertura della Porta Santa.

IL TEATRO COME MOTIVO DI EVASIONE PER NON PENSARE O COME MOTIVO D’INCONTRO PER SUPERARE? 
Entrambi, forse. Il teatro è la terapia più eccellente che io abbia mai sperimentato: ti consente di entrare in un mondo altro e magari di guardare te stesso dal di fuori, di osservarti per prendere coscienza di te e migliorarti; ma è anche emozione e condivisione di sentimenti comuni.

COME ACCOLGONO I GIOVANI L’ESPERIENZA DEL TEATRO? 
Con entusiasmo direi, è uno dei mezzi migliori per esprimersi e comunicare, ma anche luogo culturale e formativo.

TU CHE SEI UNA REGISTA BRAVISSIMA E GIOVANISSIMA, CON CHI TI PIACEREBBE COLLABORARE NEL MONDO DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO? 
Sono appassionata di commedia musicale, il Sistina sarebbe il sogno della mia vita, per cui mi piacerebbe lavorare con la compagnia di Garinei e Giovannini o la Compagnia della Rancia.

CHIEDENDOTI UN AUTOGRAFO CON DEDICA, COSA SCRIVERESTI? 
Un bacio, Rosanna.


martedì 28 agosto 2012

Miele di Arancio - Paolo Cos

Mi ricordi il miele di arancio. 
Tra il sapore e l'odore non troverò lo stesso gusto che mi dai tu.
      Ascolta il cielo, c'è scritto di noi. 
Con un dito potrai grattare i piedi alla luna, stanotte si dondola incurante dell'alba che verrà. 
Potrai raccogliere in un palmo le stelle per donarle ad un giorno gemente. 
Ma io resterò qui ad aspettarti, nascosto dietro una nube. 
In ogni grigio c'è sempre un po' di sole.

lunedì 27 agosto 2012

fotografia - Zoè


Il puledro corre
accarezza il vento col suo passo
l'erba gli sfiora i sogni
e lui corre...
..verso una libertà sincera

La mamma allatta il suo bambino
con gli occhi della speranza
non parla
 ma sorride con il cuore
e il piccolo respira attraverso la pelle il suo amore

La sposa è davanti lo specchio
accarezza piano i suoi capelli 
sciolti sulle spalle forti del presente
guarda lontano.. oltre questa stanza...
e pensa al suo sposo che l'attende oltre la porta

L'onda del mare è calma
con dolcezza passeggia sugli scogli
ormai l'alba è vicina
e la sabbia dorata cede il posto alla calma del mattino
il passo distratto di un gabbiano la risveglia dal suo sonno

La luna si affaccia curiosa
lascia scivolare i suoi raggi nell'acqua
sotto il ponte si affaccia un violinista
ha spento il suo canto
e si fa cullare dal silenzio dei suoi ricordi
mentre i suoi occhi si mischiano al sale
e tutta la terra lo abbraccia per sempre....


Intervista a Fabrizio Consoli - Alberto Zuccalà


CHI E’ FABRIZIO CONSOLI?
Un funambolico trasformista. Un equilibrista trasversale. Uno che ha suonato ovunque, ma che, per fare ANCHE quell'esperienza, si metterebbe col cappello in terra davanti alla coda del Louvre. In una parola, uno che cerca di far diventare maiuscola la A davanti alla parola “artista”.

”LIVE IN CAPETOWN” E’ IL TUO ULTIMO LAVORO. COME LO DESCRIVERESTI IN CINQUE AGGETTIVI? CI SPIEGHI IL TITOLO DEL TUO ULTIMO LAVORO?
Vero. Divertente. Sudato. Miracoloso. D'altri tempi- non so se sia un aggettivo, ma facciamo che si. 
Il titolo.. umh.. Faccio sempre un piccolo studio dietro i titoli dei dischi, perchè credo appartengono a una categoria letteraria a sé, e che senz'altro si cominci a fare letteratura (anche musicale) da un buon titolo. In questo caso, trattandosi di un disco dal vivo registrato in un locale milanese che si chiama CapeTown, la redenzione dal più “normale” Live At/Al CapeTown, è affidata all'ambiguità dell'articolo “IN”, che, per chi non vive le notti milanesi, spalanca scenari internazionali collocandolo geograficamente in un “altrove/ovunque” meno definito e più.. “onirico”. Ehehee.

COM’E’ STATO REGISTRARE UN LIVE?L’ARIA TRA GLI STRUMENTI NON DISTURBA LA REGISTRAZIONE?
L'aggettivo “ miracoloso”, si riferisce proprio a questo. Registrare in un locale dove non si esegue musica abitualmente è stato davvero impegnativo. Più che “l'aria”, c'era molto rumore tra i microfoni e i punti di ripresa sonora e si, disturba la registrazione, eccome!! Ma qui entra in gioco un altro aggettivo che ho usato sopra.. Il rumore, il “respiro del locale”, è entrato nel DNA dell'incisione, diventandone parte importante e c olore determinante, rendendo il disco più “vero”. Non ero affatto convinto di realizzare un LIVE a questo punto del mio percorso, ma alla fine in purezza e spontaneità, ne è uscito un piccolo gioiello, di cui andare senz'altro fieri. 

TI SEI ESIBITO ANCHE IN GERMANIA E IN SVIZZERA. MA TI SENTI DI PIU’ UNO SPIRITO ITALIANO, EUROPEO O SENZA FRONTIERE?
Sono senz'altro un Italiano senza frontiere. O un Italiano a cui stanno strette le proprie frontiere, complice senz'altro la frustrante asfissia che vive chi cerca di immettere contenuti nuovi nel tessuto culturale di questo paese senza il supporto dei grandi media. Un altro aggettivo buono x il disco è “metaforico”. Della fatica e tenacia necessari nel continuare, comunque, nonostante. 

EUGENIO FINARDI, ALICE, CRISTIANO DE ANDRE’, MAURO PAGANI, PFM… E TANTI ALTRI GRANDI ARTISTI AL TUO FIANCO. C’E’ UN RICORDO AL QUALE SEI PIU’ LEGATO?
E' un ricordo talmente importante da aver cambiato il mio punto di osservazione, e di conseguenza tutta la mia carriera. Una sera, avrò avuto 22/24 anni, proprio nel pieno di un importantissimo assolo, Eugenio mi venne vicino x spronarmi, calpestando il cavo e sganciandolo dalla chitarra. Mi rovinai il resto della sera a darmi del cretino per non averlo fatto passare all'interno della tracolla, come si fa usualmente. Durante il viaggio quella notte, Eugenio ce la mise tutta per spiegarmi che non importano MAI gli errori commessi. 
Il pubblico ricorda la passione e il divertimento che esprimi, e se permetti a un errore di offuscare entrambi, allora a te e alla gente resterà solo quello. Nell'arte bisogna abbandonare l'idea che vuoi che la gente abbia di te, chiudere gli occhi e.. andare ovunque le mani e il cuore ti portano. Sarà comunque un bel posto, anche se inciampi x strada. 

VINCITORE DEL PRESTIGIOSO PREMIO CIAMPI 2004. UN TRAGUARDO ATTESO?
L'importanza di un premio è legata al fatto che è un occasione mediaticamente importantissima perchè i media si accorgano di te. Ma se non si ha un team management/discografico in grado di approfittarne, il rischio è che restino solo delle targhette da appendere.. Dopo una brutta avventura umana al premio Bindi, ho smesso di pormi il problema dei premi, non partecipo più.

TI FERMA UN ALIENO PER STRADA, NELLA TUA MILANO E TI CHIEDE DI PARLARGLI DEL JAZZ. COSA GLI DIRESTI? 
Che è come una bellissima aliena, ma che per divertirsi si va solo dove vuole lei. Ci vuole una capacità di adattamento, spirito d'avventura e un amore viscerale per l'ignoto e le belle aliene.

VERSO QUALE DIREZIONE PENSI DI MUOVERTI ORA? HAI GIA’ PROGETTI PER IL FUTURO O PENSI DI GODERTI IL TUO ULTIMO LAVORO?
Quando un disco è uscito, seppur coi tempi biblici che contraddistinguono i lavori artigianali, penso subito ai contenuti del prossimo. Da ottobre ai primi di Gennaio 2013 sono in Tour in Germania, poi sarà meglio che mi metta al lavoro sugli inediti del nuovo lavoro. In mezzo ci sarà un altro disco/ spettacolo che si chiama “L'archivista”. 

C’E’ UNA CANZONE CHE HAI SCRITTO SOLO PER TE? 
Tutte e nessuna, naturalmente.. Se una canzone non mi emoziona, almeno una volta in qualunque stadio della sua realizzazione, allora non va bene, non è pronta per essere in un disco. 

SE TI PRESENTO LA COPIA DI ”LIVE IN CAPETOWN”. COSA MI SCRIVERESTI COME DEDICA?
Resisti, grazie. Fab





PER CONTINUARE A SEGUIRE LA MUSICA DI FABRIZIO CONSOLI: 

venerdì 24 agosto 2012

"Territori non convenzionali" A PARABITA 1 settembre 2012 - Angela De Simone


Il primo settembre è un giorno speciale per noi. Quasi per gioco stiamo vedendo realizzata la nostra “idea in cantiere” (per citare e omaggiare qualcuno!) e parlarne rafforza la consapevolezza che stia veramente prendendo forma. Dalle prime serate in cui si cercava di unire l’arte alla musica per portare la cultura nel cuore della movida, è nato poi un progetto più ampio, il “Fuck Normality Festival – Territori non convenzionali”, che nel parco Angelica di Parabita (Sp Gallipoli-Parabita), confiscato alla mafia e rinato per dare voce a chiunque creda nella legalità e nella cultura, porterà 12 ore (dalle 17:00) di MUSICA, ARTE, VISUAL E DJ SET in un unico spazio, in contemporanea. Un palco ospiterà i live e i dj set di una serie di gruppi che declinano l'elettronica in tutte le sue forme, diverse per stile ma unite nella stessa passione per l’alternativo; un maxi schermo sarà la tela per la creatività di giovani visual e diverse aree preposte accoglieranno le esposizioni e le estemporanee d’arte di altrettanti artisti, che fanno delle “avanguardie” la loro arma creativa, e rispecchiano perfettamente lo stile non convenzionale del festival. La grande festa proseguirà fino all’alba, con dj set a rotazione in linea con il carattere assolutamente alternativo dell’evento.
Abbiamo scelto di ospitare artisti e musicisti che credono in quello che fanno, ognuno a suo modo particolare e diverso, ognuno unico e con un mondo da comunicare. 
Protagonisti creativi della serata saranno il surrealismo di Max Sauvage, la make up art di Antonio De Summa, gli assemblaggi in/organici di Andrea De Carlo, le sculture di Mario Carrozza, i ritratti in grafite di Paola Rizzo, la fotografia di Letizia Lucignano, i disegni di Annalisa Macagnino, l’installazione eco-solidale di Janette Mannetta, il trucco cinematografico di Valentina Stifani.
Le note live sono affidate al post rock dance della band vicentina attiva dal 1997 degli Eterea Postbong Band con l’unica data in Salento, preceduti dai suoni dub di Vivaz, Raffaele Casarano, Giancarlo Dell’Anna & band all’electronic pump rock dei Moods, all’electro-rock dei Jack in the Head, l’indie elettronico dei Somuch Akiss, il rock noise degli Eels on heels.
I dj/vj set sono prerogativa di numerosi esponenti della musica elettronica in tutte le sue sfaccettature, in ordine sparso da Populous agli Zombie Brother (progetto creato da Toy Boy ed eXistenZ), dalle esplosive Play Girl From Caracas ai Musique That We Love, da Pierpaolo Leo a Gianni Albanese, per finire con il drum and bass di Dj Maik. 
Tutte le info del caso, luogo, bio degli artisti e quant’altro, potete trovarle a questo indirizzo ufficiale: http://fucknormalityfestival.wordpress.com , oppure ci trovate su facebook alla pagina: https://www.facebook.com/FNFestival e su twitter qui: https://twitter.com/FNFestival 
Ringraziamo gli amici del Tendone per averci prestato questo spazio virtuale che ci ha permesso di parlare un po’ di noi. Vi aspettiamo tutti il primo settembre a Parabita! L’anormalità è d’obbligo!   

giovedì 23 agosto 2012

Verso il viale - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)


Che bello sentirla cantare!
Si sentì di dire così alla fine della strada. Era vicino al palo dalla luce gialla.
Ripensò alla gonna marrone che Serena indossava.
Trovata dal vento senza violenza.
Guardava le macchine passare e nessuna di loro parlava. Nessuna.
Era lì la stagione dell'amore?

Ti racconto una storia... - Roberta


…Ascoltare la mia voce…Ascoltarla che racconta…Che racconta una favola o forse una vita…Che la racconta a te...Ascoltarla pensare al di fuori della testa…Una voce che canta…Che sa ridere del tuo ridere…Che sa restare in silenzio quando ascolta…Quando ascolta la tua voce…Che sa unirsi alla tua voce…E insieme un coro che cresce, che racconta, che ride, che ascolta…Potresti prestare alle mie orecchie il suono di te? Potrei prestarti il suono di me? Che sono stanca di ascoltarmi e poi non mi rispondo quasi mai…

domenica 19 agosto 2012

Gemelle - Antonella

E' il giorno che ci ha diviso in due la vita... ma perchè si dovrebbe decidere di dividere la vita?
La cosa più logica è che dividendo in due inevitabilmente si dimezza, ma dividere in due una vita vuol dire raddoppiarla...
Insomma... se la vita è bella, dividendola diventa bella il doppio!
E due desideri arrivano al cielo soffiando sulle stesse candeline, non uno!
E' il giorno in cui due cuori tornano a battere all'unisono nella stessa pancia, è il giorno in cui le due metà si ricongiungono.
Buon compleanno pezzetto di me!

sabato 18 agosto 2012

Sabato - Alberto Zuccalà


(Ph: Alberto Zuccalà)

Questa sera c'è un venticello che va e che viene. Mentre scrivo ho messo su una canzone dei Dream Theater, octavarium. E' un sabato strano, come un pò tutti quelli che stanno succedendo e che mi vogliono far pensare a quante cose cambino col tempo. Lo smalto che luccica resta tale solo nelle persone più vere. Ma il resto dove finisce?

venerdì 17 agosto 2012

Intervista a Francesco Farina - Alberto Zuccalà


CHI E’ FRANCESCO FARINA?
Francesco Farina è un cantatore novarese. Nasce a Cosenza il 23 dicembre del 1979 ma dopo pochi mesi si trasferisce nella città piemontese. Inizia a scrivere canzoni nel 1994 ma solo nel 2003 fonda la sua prima band. Dopo aver registrato due demo ufficiali e aver partecipato a vari concorsi (tra gli altri finalista in un concorso indetto da Vasco Rossi, NOPOP e MEI; artista della settimana per il Sanremo Rock Festival) grazie al suo rock, alla sua sensibilità, alla sua espressione sintetica ed immediata conosce, nel 2009, il produttore Massimo Luca. E’ con lui che l’autore compie un primo salto di qualità ed è con lui, alla produzione artistica, che incide il primo disco “Non c’è bisogno di correre”. Dal vivo si esibisce con una band straordinaria (“la migliore in circolazione”!) i The Straws: Michele Gasparetto e Paolo Pavesi alle chitarre, Fabio Effervescenti alla batteria, Nicolò Ferro al basso e Marco Manieri alle tastiere.

COME E CHI ISPIRA LA TUA PASSIONE PER LA MUSICA?
La mia passione per la musica nasce, credo, grazie alla mia timidezza! Forse è l’unico aspetto positivo che le riconosco! Sono una persona abbastanza silenziosa e riservata… quello che ho dentro riesco a “buttarlo” fuori solo sotto forma di canzone… questo è quello che mi spinge a scrivere, a creare… e lo farò per sempre! Perché è una necessità! Lo farei anche solo per tornare a suonare le mie canzoni sul divano di casa mia, è un bisogno del mio corpo… della mia anima! Quello che provo per la musica è amore incondizionato! Quando ami incondizionatamente… ami anche senza ricevere nulla in cambio… ami e basta! Se mi chiedi di “ispirazione” non posso far altro che risponderti che è il mondo che mi circonda ad ispirarmi! Quello che vedo viene assimilato, filtrato, genera emozioni e queste emozioni cerco di descriverle con le parole… fotografie... istantanee! Quando sta per nascere una canzone lo senti nell’aria… senti qualcosa di diverso, che ti sfiora… poi germoglia ed infine esplode dentro!

“NON C’E’ BISOGNO DI CORRERE” E’ IL TUO LAVORO. COME LO DESCRIVERESTI? E’ ANCORA POSSIBILE RIUSCIRE A NON CORRERE NEL NOSTRO TEMPO?
“Non c’è bisogno di correre” è un disco dall’anima e dalle sonorità fortemente Rock! Ho voluto scrivere storie e messaggi “positivi”. Sentivo il bisogno di comunicare messaggi positivi in questo periodo della nostra Storia che trovo “decadente”. Il titolo è assolutamente una provocazione… (in copertina, appunto, vengo ritratto con un sorriso!) considerati i tempi che stiamo vivendo, dove abbiamo corso per molto tempo dietro ad una tecnocrazia impazzita, questo titolo è uno slogan antisistema che aiuta a riflettere. Occorre che ritorniamo sui nostri passi e riprendere un percorso più umanistico… 
“Non c’è bisogno di correre… … … ma c’è bisogno di vivere”
Non so se è possibile “non correre”… se proprio dobbiamo correre facciamolo almeno con giudizio e facciamolo per cose che sono davvero fondamentali… cose che arricchiranno la nostra persona!
Voglio ricordare che la produzione artistica di questo disco è del grande Massimo Luca (storico chitarrista di Lucio Battisti e dei più grandi cantautori degli anni ’70 nonché produttore, tra gli altri, di Grignani, Antonacci e Moro…) il quale ha suonato anche le chitarre acustiche ed il basso! L’album, inoltre, contiene il brano “Voglio Alice” cantato con la cantautrice bolognese Pia Tuccitto (autrice per Vasco, Patty Pravo ed Irene Grandi) artista rock davvero unica e straordinaria! 

CALABRESE DI NASCITA PIEMONTESE D’ADOZIONE. QUANTO CAMBIA TRA NORD E SUD? AVRESTI AVUTO LE STESSE OPPORTUNITA’ IN CALABRIA?
A Cosenza ho trascorso troppo poco tempo per poter riconoscere profondamente cosa cambia tra Nord e Sud! Nonostante la breve permanenza ci tengo sempre a dire che sono calabrese… è un legame davvero forte quello che ho con la mia terra di nascita! Purtroppo le opportunità sono ben diverse, non c’è da nascondersi dietro ad un dito. Fortunatamente ci sono gran belle realtà, musicali e non (vedi ad esempio il bravissimo Davide “Il Folle” Beltrano… scrittore “contro” proprio della mia terra! Sentirete parlare molto di lui… è uno di quelli che scrive nella polvere della terra… la stessa polvere che ho anche io tra le mani!), che arrivano anche dal sud ma se parliamo di opportunità è molto più facile farsi notare a Milano, Bologna e Roma che a Cosenza, Bari e Palermo… fermo restando che il mondo della discografia è cambiato tantissimo. Escludendo i Talent Show (che non amo) le nuove leve devono fare anche da produttori per se stessi, curare le pubbliche relazioni e fare, possibilmente, anche da ufficio stampa! In pratica l’unica arma che si ha è quella di scrivere belle canzoni e fare tanti concerti…con la speranza di non sentirsi domandare dai proprietari dei locali: “Quanta gente mi porti?”. 

CHE DIFFERENZA C’E’ TRA IL POETA E IL CANTAUTORE?
Il poeta ha un ruolo sicuramente più difficile… la sua arte si basa solo sulle parole quindi deve emozionare subito, essere d’impatto, deve stupire il lettore! Il cantautore è aiutato dalla musica… la musica, a volte, fa davvero tanto… aiuta a far riascoltare più volte l’opera; le canzoni hanno una veicolazione diversa (radio, tv…) questo aiuta anche a “legarle” a vari episodi della vita privata così da renderle eterne per l’ascoltatore! 

QUALE SENTIMENTO MUOVE DI PIU’ LA TUA PENNA?
Come ti dicevo prima le canzoni nascono dalla pancia, sono le emozioni che vengono rielaborate e vengono fuori in forma di parole e musica! A volte vengono condizionate da una musica oppure sono proprio le parole a condizionare la musica… il tappeto di fondo! A voler parlare di statistiche mi sembra che la parola che uso più frequentemente nei miei testi è vita…vivere! Beh l’amore per la vita dovrebbe essere il primo dei comandamenti per ognuno di noi!

COLTIVI ALTRE PASSIONI OLTRE ALLA MUSICA?
Mi piacerebbe leggere un po’ di più lo ammetto…ma al momento tutto il tempo libero lo dedico alla mia musica!

CI CONSIGLI UN CANTAUTORE ITALIANO CHE TI PIACE PIU’ DI ALTRI?!?
Sono un grande estimatore di tutto il cantautorato italiano! Se proprio chiedi dei nomi devo per forza citare Battisti anche se il vero paroliere, nel suo caso, è Mogol… ispirato da musiche di una bellezza senza tempo! Parto dagli anni ’70 e vi consiglio un cantautore per ogni generazione: la genialità ed il lessico di De Gregori, la follia ed allo stesso tempo la lucidità di Rino Gaetano, la realtà… la schiettezza e la durezza di Vasco, la sensibilità di Carboni e la fantasia di Grignani! Dei più giovani mi piace un sacco Cremonini!

LE CANZONI VANNO SPIEGATE?
Una canzone spiegata è una canzone che non è arrivata al cuore della gente! L’ascoltatore credo che non debba essere “instradato”… deve chiudere gli occhi… lasciarsi andare ed immaginare tramite i suoi ricordi o il suo presente! Posso giusto raccontare degli aneddoti legati ad un brano e un domani magari spiegare il perché ho scritto questa o quell’altra canzone! Certo, attualmente, non avendo la possibilità di far passare molto i miei brani nelle varie radio sono, a volte, obbligato a spiegare… introdurre a parole le canzoni, durante i concerti, ma solo per attirare di più l’attenzione del pubblico.. per incuriosirlo! Lo ammetto ne farei a meno!!

SE TI PRESENTASSI LA COPIA DI UN TUO CD PER SCRIVERMI UNA DEDICA, COSA MI SCRIVERESTI?
Per Alberto e gli amici de “il Tendone”… continuate così! Con affetto F


LINK DI RIFERIMENTO:
www.francescofarina.it
www.facebook.com/pages/Francesco-Farina/213167508706239
www.youtube.com/FarinaOfficial

mail per scrivere a Francesco: francesco@francescofarina.it
mail info: info@francescofarina.it
mail Newsletter (scrivi “ISCRIVIMI” sul corpo della mail): newsletter@francescofarina.it

Una moneta lanciata nel vuoto - Marco Rizzato




E arrivai a pensare che le stelle cadenti non fossero altro che i nostri desideri che brillano cadendo verso la realtà, che una moneta lanciata in un pozzo non fosse altro che un dono lanciato sull’altare del vuoto, che in fin dei conti i nostri desideri non fossero altro che delle incognite lasciate aperte verso l’ignoto, nella speranza che qualcuno, chiunque, possa sentirli.

lunedì 13 agosto 2012

SALVAGENTE... Roberta

Ma si…in fondo che ti frega!!! Sei stanco di immaginarla una strada, figurati più d’una, sono tutte simili, curve e buche male asfaltate…Eppure ti piaceva giocare a “ trova la differenza”: te lo ricordi? Sapevi leggere segnali che sembravo rivolti solo a te e inventarti la favola!…E' da un po’ ormai che ti strofini gli occhi, ma di metterla a fuoco non se ne parla, perciò bendati del tutto e cammina, non troppo velocemente però che non ho ancora imparato a salutarti…….
Finalmente al mare ci sei arrivato: e un tuffo?! Sei proprio sicuro di non volerlo fare?! Come si resiste alla tentazione che sia, per una volta, la direzione a scegliere te?! A deciderlo ti sarebbe costata troppo la riflessione, sei già in punta di piedi, spalle rivolte al cielo, ti butti…Il mio “ciao” se l’è ingoiato d'un colpo il vento…Solo per un momento immagini che annegherai, e forse per qualche secondo stai annegando per davvero: non più i piedi su un terra che sta sbiadendo i suoi colori, non ancora i piedi su una terra i cui colori non riesci a riconoscere…Ma la strada riesce a farsi percorre anche contro la tua opposizione e, incredulo,  spingi fuori quella testa…La destinazione non fa più paura…
Ma si…in fondo che ti frega se non sapevi nemmeno nuotare!

venerdì 10 agosto 2012

città - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)


Questa città non insegnerà mai agli uomini a restare uniti. Li consegnerà alle loro solitudini. Sarebbe bello vedere schiusi nelle mani i sogni di tutte le notti spente dall'impianto del sonno, con la musica in sottofondo a dare e riempire i vuoti violenti del traffico di maghi pensionati.

Spero l'amore non ti possa far male. Nonostante sia la sola cosa rimasta originale.

martedì 7 agosto 2012

Nell'afa - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)



Passeggiami l'estate l'inverno il mare la roccia i desideri. Dammi l'ultimo inchiostro delle meraviglie, così che possa tornare a scriverti  sulle foglie rimaste.  Torno a passeggiare. Ma con te. Da stasera. Da qui.

lunedì 6 agosto 2012

Color del mare - Zoè



Gli occhi color del mare
la pelle come la terra appena arata
i capelli lunghi mossi dal vento
color del tramonto
scivolano sulle spalle nude
il sorriso che pare estate anche in piena notte
la voce così forte eppure dolce al sussurrar del mattino
la veste leggera come l'acqua
silenziosa come può essere un fiore
sfiorato delicatamente con le dita
prorompente e decisa come le tempeste di neve...
...così era lei per me
questo il ricordo che sempre mi accompagna
e la bellezza che ogni giorno
vedo dinanzi a me
una bellezza pure e delicata
che solo il lei ho saputo trovare... mai più in nessuna.....

venerdì 3 agosto 2012

A riccio - mariagrazia

A volte le ferite tornano a far male: in uno sguardo, nel silenzio, nell’assenza, nei ricordi, persino quelli belli. Lasciano in bocca un sapore amaro che si fonde con  un sorriso pronto a ricordarti che è tutto passato e, in fondo, superato. Passato. Scappato. Sfuggito al tuo controllo. Meglio, lasciato andare.  E poi  ricordato.  Ma fa ancora un pò male. Che rumore fa la felicità? A volte temo di confonderla nel profumo del mare, nelle carezze del vento, nell’abbraccio delle stelle e mi chiedo se alla fine dei conti non sia  anch’io  ‘’al limite’’ come un riccio che un pò punge e un pò si chiude perché ha paura.

giovedì 2 agosto 2012

Ad occhi chiusi - Zoè



Profumo di bucato appena steso
Ad occhi chiusi 
La tua mano che accarezza il mio viso
I tuoi occhi così belli
Il sole che si addormenta piano dietro la collina
Ad occhi chiusi
Silenzio di voci che si mischiano al calore
la pelle si disseta all'ultimo sole
E questo vento che asciuga piano
ogni lacrima del nostro addio
Ad occhi chiusi